Lo Scorpione torna a pungere: 135 cavalli di divertimento a 18.500 euro
È un dato di fatto che il rilancio del gruppo Fiat passi per l’Abarth. In fin dei conti lo scorpione è l’unico tra i brand di famiglia a non essere inflazionato. E così tra un’Alfa Romeo che cerca di rubare clienti alla MINI con la MiTo, una Lancia che si affida alla Delta (in attesa della nuova compatta su base Grande Punto 2008 che tra un annetto si posizionerà poco sopra la Ypsilon), e una Fiat alla costante ricerca di affermazione, c’è l’Abarth che può permettersi di giocherellare. E lo fa proprio con la gamma di Mamma Fiat. Dopo la Grande Punto Abarth, compatta dalle grandi doti dinamiche pressochè unanimemente apprezzata dalla critica e dal mercato, è quindi la volta della 500. La mission della nuova piccola sportivetta torinese e sensibilmente diversa rispetto a quella della sorella maggiore. Si può dire che in Abarth la 500 sta alla Grande Punto come in uno scorpione la corazza sta all’aculeo. In altre parole, la Grande Punto è l’auto “necessaria” il modello che (per ora) racchiude i contenuti che danno identità al marchio, la 500 è, invece, la vettura “vetrina”, l’immagine.
CATTIVA AL PUNTO GIUSTO
La 500 si affaccia quindi al mercato come portabandiera di Abarth e, in quanto tale, sfoggia un “vestito” particolarmente curato. L’ottimo impianto di base (la 500 di serie) ha sicuramente facilitato i designer, che hanno dovuto lavorare di cesello per regalarle un corpo vettura aggressivo quanto basta. Il frontale presenta un musetto più prominente, che ha la duplice funzione di regale un po’ di spazio in più alla meccanica (più complessa rispetto al modello Fiat) e di “stirare”otticamente lo scudo anteriore verso il suolo. Quest’ultimo presenta una diversa disposizione delle prese d’aria, con quella principale di dimensioni più generose, così come la feritoia sopra la targa. Del tutto nuove le bocche laterali che servono a raffreddare gli intercooler. Nella vista laterale si apprezzano le nuove minigonne, leggermente più protese verso il basso, che continuano idealmente il profilo impostato dal nuovo scudo anteriore, così come lo spoiler alare sopra il lunotto. La coda presenta, invece, un bell’estrattore inferiore, incorniciato da due terminali cromati e due feritoie verticali per la (eventuale…) aerazione dei freni posteriori. Insomma, un corpicino curato, tonico, verrebbe da dire, con un sapiente bilanciamento tra muscoli e rotondità, e con la possibilità di qualche discreta vezzosità: la ragazza ideale!
Ma l’Abarth 500 oltre che bella (e con onestà intellettuale è difficile dire il contrario) è anche intelligente: tutti gli interventi estetici sono stati improntati in funzione della massima ottimizzazione aerodinamica. I flussi che corrono intorno alla vettura sono adeguatamente guidati da apposite appendici “nascoste” come, ad esempio, il raccordo tra il sottoscocca e lo scudo posteriore, il cui scivolo ha una reale funzione aerodinamica. Il risultato è una macchinetta che, nonostante le dimensioni ridotte e il profilo alare non dà mai la sensazione di “decollare”, anche a velocità elevate.
SAPORE RACING
L’interno presenta un upgrade allineato alla carrozzeria. Nonostante la plancia sia la stessa del modello Fiat, sono bastati due tocchi di matita per regalarle un gustoso aspetto sportivo: sedili integrali di nuovo disegno, pedaliera in alluminio, particolari in alluminio o rivestiti in pelle con cuciture in contrasto ed una strumentazione più ricca. In pratica, accanto allo strumento principale combinato, lo stesso della vesione base, ritroviamo un indicatore analogico della pressione di sovralimentazione che integra anche l’indicatore (a LED) che suggerisce al guidatore quando cambiare marcia (la funzionalità è stata chiamata “GSI”, Gear Shift Indicator).
135 CAVALLI DI SERIE
Fin qui l’immagine. Vediamo, ora, i contenuti di quella che si presenta come un’ambiziosa erede delle mitiche Abarth degli anni Sessanta. Sotto pelle, la 500 sfoggia l’ormai noto 1.4 turbo che eroga, in questa configurazione 135 cavalli a 5.500 giri, con una coppia massima di 206 Nm a 3000 rpm in modalità “Sport”, selezionabile in alternativa alla modalità Normal (che limita il motore a 180 Nm a 2500 rpm), mediante un pulsante in plancia. La vera novità è il sistema TTC, un ripartitore automatico della coppia motrice, che rende la guida più diretta e piacevole. Praticamente si tratta della versione Fiat dell’Electronic Q2 Alfa Romeo che ha esordito sulla MiTo e sulle rinnovate 159.
160 CAVALLI SPECIALI
E poi c’è la 500 Abarth Opening Edition, un’edizione speciale prodotta in numero limitato – di cui solo 100 esemplari destinati al mercato italiano – che propone una caratterizzazione estetica di grande personalità e, soprattutto, un equipaggiamento esclusivo sia per quanto concerne la meccanica sia per la ricca lista di dotazioni di serie. Innanzitutto sotto al cofano c’è il 1.4 Turbo T-Jet potenziato a 160 CV (147 KW) a 5.750 g/min e con una coppia massima di 230 Nm a 3000 g/mim. Grazie anche al turbocompressore IHI RHF3 a geometria fissa, le performance sono davvero esaltanti: la velocità massima è di 211 km/h mentre l’accelerazione da 0-100 km/h avviene in appena 7,4 secondi.
Fra le altre specifiche esclusive della 500 Abarth Opening Edition ci sono i freni a disco forati anteriori e posteriori, le pastiglie freni anteriori ad alte prestazioni, il filtro aria specifico “powered by BMC”, molle ribassate e cerchi in lega verniciati bianco o titanio da 17″ e completi di pneumatici 205/40 R16 ZR 17 Pirelli Pzero Nero.
All’esterno questa versione si riconosce per i pinze dei freni di colore rosso e i vetri privacy. Invece, all’interno, spicca la selleria in pelle, la targhetta con il numero dell’esemplare posta sul tunnel centrale e i due badge, in alluminio, con la scritta “500 Abarth Opening Edition” posizionati sul brancardo. Inoltre, il volante è personalizzato con inserti e mirino in pelle rossa; il pomello del cambio è in alluminio anodizzato lucido con incisione marce rosse; i tappetini sono Abarth con banda in pelle. Allo stesso modo sono specifici della 500 Abarth Opening Edition sia il tappo del serbatoio sia la cover della chiave nei colori grigio o bianco. E ancora, insieme alla vettura viene consegnato il telo copri vettura con disegno “Abarth 595” d’epoca. Infine, la 500 Abarth Opening Edition può “vestire” due colori di carrozzeria (Grigio campovolo o Bianco perlato) e stickers specifici tra i quali la bandiera a scacchi rossi sul tetto (esclusivo della tinta Grigio campovolo) che rende omaggio alle numerose vittorie sportive del marchio Abarth.
POCHE RIVALI
Non ci rimane quindi che il confronto. Cercare di capire con chi questa piccola Abarth si può confrontare non è così semplice come sembra. Troppo facile guardare alla MINI… in fin dei conti le accomuna solo l’intelligente sviluppo “retrò” del design e niente altro. La MINI è una compatta che per posizionamento, meccanica, prestazioni e prezzo è una spanna avanti all’Abarth 500 e che, forse, vede una degna rivale solo nella MiTo. Lo stesso dicasi per altre compatte sportive, meno caratterizzate, ma che è più naturale confrontarle con l’Abarth Grande Punto che non con la 500. Con chi può vedersela quindi, questa piccola, arrabbiatissima, torinese? Per ora ci sentiamo di dire che la 500 è destinata a confrontarsi solo con sé stessa, anche se, in proposito, una imminente Ford Ka ST e una reale quanto agguerrita Renault Twingo RS avranno presto qualcosa da dire!
Fonte: OmniAuto