Nürburgring o inferno verde; questo è il nome della pista più affascinante al mondo collocata nella zona ovest della Germania dove nel corso del 2007, prima che uscisse sul mercato la tanto attesa 500 Abarth molte foto spia in pista la ritraevano camuffata facendo sognare tanti appassionati.
Noi Abarthisti abbiamo testato il cinquino con il kit esseesse 160cv per ben 8 giri (160km circa) e abbiamo avuto la dimostrazione di quanto questa piccola auto in una pista tanto impegnativa possa trasformarsi e mostrare un potenziale tanto inaspettato.
Tralasciando le emozioni che il Nürburgring trasmette anche al di fuori della pista passiamo a descrivere il comportamento della vettura e le impressioni che abbiamo avuto percorrendo le strade dell’inferno verde.
Premetto che ci sono voluti circa 4 giri prima di spingere bene sull’accelleratore per evitare di avere spiacevoli inconvenienti. Ovviamente ogni giro che si percorre èesperienza in più che si fa e secondi in meno sul giro anche se il nostro obiettivo non era il tempo ma semplicemente divertirsi con la piccola scorpioncina.
Appena entrati in pista, con l’emozione alle stelle, percorriamo il primo tratto di rettilineo sfruttando bene il motore fino alla quinta e arrivando fino alla deviazione verso il Nordschleife dove inizia un primo tratto in discesa caratterizzato da curve veloci che si percorrono facendo scorrere l’auto da cordolo a cordolo e in queste prime circostanze si inizia ad apprezzare il funzionamento del TTC che a differenza dell’uso in strada quì non taglia per niente potenza ma aiuta a scaricare a terra evitando perdite di grip.
Finita la serie di curve Hocheichen si scende sempre di più e si arriva a sfiorare il guard rail in quinta marcia arrivando al ”saltello” prima della Flugplatz affrontato in quarta per poi proseguire ancora in discesa arrivando a 210km/h e staccando prima della Aremberg mettendo a dura prova i freni forati brembo.
Si prosegue nel tratto pericoloso della Fuchsrohre (compressione) affrontata a 170km/h per poi staccare di nuovo prima della curva secca Adenauer Forst dove il TTC si fa sentire tantissimo in uscita.
Nel tratto successivo fino alla curva Breidscheid ad Adenau si mette ancora a dura prova l’impianto frenante perchè inizia ancora un tratto in discesa caratterizzato da staccate al limite a velocità elevata
Dalla curva Ex-Muhle si inizia la risalita: questa curva posizionata in dislivello grazie alla velocità di uscita inferiore più di tutte le altre curve ci fa rendere conto molto bene di come il TTC possa essere sfruttato al meglio quando il pilota tende a non tagliare la sterzata ma lasci scivolare l’auto fino a sfiorare il cordolo. Incredibile la differenza di velocità da un giro all’altro affrontandola chiudendo la sterzata.
La pendenza mette invece a dura prova la potenza del propulsore e con l’indicatore della pressione turbina sopra 1.2 bar si arriva alla curva secca a destra Bergwerk affronta in terza parzializzando sull’acceleratore.
Il tratto successivo, sempre in salita, si affronta a velocità sostenuta tanto che nell’ Angstkurve si finisce al limite del cordolo a circa 180km/h
Siamo al Karussell, la famosissima parabolica che si affronta all’interno premendo completamente sull’accelleratore avendo la bellissima sensazione che l’auto tenga tantissimo la strada grazie alla forza centrifuga e una volta usciti sembra quasi di decollare verso un altro tratto in salita.
Dalla curva Wipperman inizia il tratto velocissimo caratterizzato da forti avvallamenti da percorrere in quarta e quinta marcia (divertentissimo) e la curva Eschbach inganna il cinquino per merito del dossettino posizionato in curva facendo perdere un po’ l’aderenza del retrotreno ma facilmente correggibile tramite controsterzo.
Nel tratto Brunnchen, si è faccia a faccia con gli spettatori che fanno foto e commentano le auto che percorrono la pista.
Dalla Pflanzgarten I e II in quinta marcia si arriva alla seconda curva parabolica chiamata Schwalbenschwanz che si è percorsa in terza marcia fino ad arrivare alla curva di immissione sul rettilineo affrontata al limite in quarta piena sperando di raggiungere la velocità massima sul rettilineo che purtroppo a metà viene bloccato per le immissioni delle vetture al nuovo giro.
In conclusione possiamo sostenere che la piccola esseesse sia perfetta in questa pista e che i test eseguiti dai collaudori in questo circuito siano stati del tutto utili per far sì che molti appassionati possano sfruttare e apprezzare le qualità di questa bellissima auto.
Andateci se ne avete l’occasione e vi renderete conto che verrette contagiati dalla febbre del Ring con il cinquino Abarth.
- Davide Ceriani